14.3.2022

L’INCERTEZZA GENERALE INDOTTA DALLA GUERRA DEVE CHIAMARE LA POLITICA RESPONSABILE AD UNA PRESA DI POSIZIONE REALISTICA, SOSTENIBILE E LONTANA DALLE IDEOLOGIE CHE HANNO IMPEDITO UNA VISIONE STRATEGICA E CONCRETA DEL FUTURO. ANCHE IN VENETO

Comunicato Stampa del Segretario Regionale Marco Garbin

“La guerra, giorno dopo giorno, sta generando molte preoccupazioni a famiglie, giovani, imprese e soprattutto sta offuscando l’orizzonte di speranza che avevamo intravisto dopo questi anni di pandemia.

I prezzi di beni, materie prime e risorse fondamentali salgono vertiginosamente alimentando un’inflazione che ricade su famiglie e imprese generando, anche nel nostro territorio, molta preoccupazione.

Basti pensare all’aumento sconsiderato (e svincolato dai recenti eventi bellici) dei carburanti e del gas che, ad esempio, a gennaio 2022 registrava un aumento del 60% rispetto a gennaio 2021; ed ovvio che una mancanza di visione strategica della politica energetica del nostro Paese (ma anche dell’Europa in generale eccettuata la Francia e pochi altri Paesi) render  la guerra in Ucraina un ulteriore motivo di speculazione dei prodotti energetici (e non solo) con impatto imprevedibile sulla tenuta del sistema economico e sociale italiano.

Ma, come indicavo, non il frutto dell’imprevedibile conflitto in corso ma di una miopia della politica italiana che rimasta vincolata ad ideologie impedendo di avere visione strategica per rendere il sistema nazionale (ed europeo) autonomi e capaci di affrontare in maniera resiliente i mutamenti degli equilibri politici globali (peraltro, nello specifico caso della Russia, tutt’altro che imprevedibili, anzi direi annunciati da tempo).

E così  vediamo il nostro Ministro degli Esteri che (auspico solo a nome del suo partito!!!) esprime valutazioni sulla transizione energetica che non sono realistiche non  sostenibili bocciando ideologicamente il nucleare e confidando sulle rinnovabili che, ad oggi, e per la conformazione territoriale non potranno in realtà  rappresentare l’unica fonte energetica sul medio termine.

Azione Veneto, come annunciato già  nelle settimane scorse, chiede che anche a livello regionale si riconsiderino seriamente progetti che promuovano a livello nazionale quelle soluzioni capaci di sostenere il fabbisogno energetico del nostro sistema produttivo e che vadano oltre il NO ideologico alle soluzioni percorribili sempre snobbate da una certa politica incompetente.

E mi riferisco, ad esempio ai rigassificatori, TAP, alla ricerca dei giacimenti di gas in Adriatico, ai termovalorizzatori e al nucleare di terza generazione (unica vera fonte di energia a CO2 zero), perchè  si inizi a parlarne seriamente e, dati alla mano, si attivino immediatamente soluzioni sostenibili (sia dal punto di vista ambientale che finanziario e realizzativo) per non penalizzare in maniera irreversibile il sistema produttivo e sociale del Veneto e dell’Italia.

La politica puramente ideologica e dei NO ha fallito ed è ora di dire basta a posizioni che non hanno alcuna connessione con la realtà  e con i dati reali.

Ma per fare tutto questo, per proteggere il benessere del nostro Paese, occorre affrontare necessariamente un profondo cambiamento di carattere culturale per rimettere al centro la competenza e la qualità  della classe dirigente politica.

Ed occorre avere disponibilità di superare i fronti politici da tifoseria per individuare insieme le soluzioni per il bene di tutti.

Questo è il perimetro dove Azione Veneto intende agire. E chiunque identifichi questo ambito come quello dove si generano le soluzioni necessarie al Paese ed al territorio,  è il benvenuto.

Sul fronte immediato, è inoltre necessario rapidamente individuare nel nostro territorio quali i settori che risentiranno delle sanzioni europee adottate contro la Russia come alcuni distretti manifatturieri, l’agroalimentare (fertilizzanti e cereali) e il turismo per sostenerli adeguatamente ed impedire che imprese, occupazione e, di conseguenza, le famiglie del nostro territorio debbano soffrire anche questo danno che, se non tempestivamente gestito, potrebbe avere conseguenze gravi e di lungo periodo.

Azione Veneto si sta impegnando per questo e lo sta facendo concretamente, in modo pragmatico e senza giocare con le paure e le incertezze del nostro tempo per alimentare facili consensi da social ma attraverso proposte e prese di posizioni concrete e costruttive.”

Azione Veneto 14 marzo 2022

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