Noi crediamo di sì. In un momento storico di mutamento degli scenari globali dove tutto sta velocemente trasformandosi, riteniamo che la politica non possa continuare a fare il verso a sé stessa senza comprendere che un cambio di passo necessario.
E Azione è nata per questo.
Nato in tempi immediatamente precedenti al Covid e, malgrado l’impossibilità di usare gli strumenti principali di ingaggio della politica (l’incontro, la partecipazione, la condivisione delle idee e dei progetti sui quali costruire il consenso) in questi mesi “strani” e difficili, Azione arrivato al 4%. Ancora poco per riuscire ad incidere nella politica del Paese, ma un punto di partenza molto incoraggiante.
Ben più di 1000 iscritti in Veneto (in crescita) e diverse migliaia di sostenitori al progetto politico di Azione. Con il 70% degli iscritti nella nostra regione che non aveva mai fatto politica prima. Il 65% con un livello di istruzione di laurea o superiore. E le prime motivazioni per le quali persone della società civile ed impegnati ogni giorno, hanno deciso di aderire ad Azione Veneto sono:
“Mi piace Azione perché esce dalla politica dei problemi strillati e propone soluzioni competenti“.
“Mi piace Azione perché fuori dalle ideologie e propone contenuti che non sono né necessariamente di destra né di sinistra.”
34 gruppi locali che si sono messi al lavoro nella nostra regione per aprire confronti e portare le nostre proposte al Tavolo della Politica della Regione.
L’accelerazione impressa dalla rivoluzione digitale, l’emergenza ambientale, il cambio profondo dello scenario globale, sono destinati a modificare straordinariamente la nostra vita nei prossimi venti anni più di come sia cambiata negli ultimi 1.000 anni.
E due sono i modi per affrontare il cambiamento: da spettatori, lasciandoci sedurreda un attendismo perverso e involutivo, o da protagonisti che fronteggiano, gestiscono e cavalcano le opportunità che il cambiamento offre. Ed è proprio qui che Azione vuole segnare il cambiamento: Azione non improvvisa.
Perché non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, ma piuttosto occorre analizzare, studiare, e dedicare impegno a mettere a frutto le competenze per individuare ed affrontare, con visione sistemica, la migliore soluzione. Identificare il problema infatti non basta, se non si è in grado di formulare una soluzione. Uscire dal consenso a tutti i costi, dal personalismo dei singoli è un passaggio necessario che conduce a riscoprire il senso dell’impegno nel cambiare le cose. Ognuno di noi, nel proprio ambito, ogni giorno, prende decisioni, assumendo il peso della responsabilità che il necessario cambio delle regole del gioco, impone per tracciare un nuovo percorso.
Il Veneto da troppo tempo non ricopre un ruolo incisivo e strategico nella politica del Paese. Ed oggi l’impresa da sola, o i distretti da soli, o addirittura l’Italia da sola, non possono pensare di affrontare questa navigazione nell’oceano tempestoso globale che dobbiamo fronteggiare, senza un progetto che investa la politica, oltre le ideologie destra o sinistra, senza un disegno sistemico che riconosca alla nostra regione una posizione nel progetto nazionale, e senza una visione strategica che sappia, con credibilità e competenza, contribuire alla salvaguardia del modello economico, sociale, e democratico, che secoli di storia hanno forgiato in Europa.
In Veneto, Azione si è data un piano strutturato nel quale si sono indicate le cose che intendiamo fare e come prevediamo di realizzarle.
Se si vuole cambiare qualcosa, il mondo insegna che ci si deve impegnare in prima persona. La politica riceve la delega dei cittadini per gestire la cosa pubblica e per indirizzare la strategia futura del Paese.
Se tuttavia non ci sentiamo rappresentati dalla politica e non crediamo che la rotta impressa dai nostri delegati ci conduca nel luogo giusto, occorre estendere il proprio impegno per cambiare le cose.
E Azione rappresenta l’occasione per contribuire a ridisegnare nel piccolo del nostro quotidiano e del nostro territorio o nella visione del futuro del nostro Paese e dell’Europa, un progetto che tracci un percorso che metta a frutto le grandi qualità e competenze di un Veneto, di un’Italia e di un’Europa che meritano di esprimere sulla scena globale il loro potenziale oggi soffocato.
Un principio che ricordava spesso Marchionne era quello di lavorare a testa bassa, senza ideologie, senza tabù, per essere all’altezza delle nostre ambizioni di crescita, ricorrendo a quell’impegno e serietà che sono radicati nella tradizione del nostro Veneto. E iscriversi ad Azione Veneto è un modo per scaricare a terra la propria energia in un gioco di squadra efficace.
Il coraggio di cambiare è alla portata di tutti noi.
E la disponibilità a farlo è nel nostro DNA:
pensare le cose giuste, dire le cose giuste, fare le cose giuste è l’anticamera del successo!